3- I tifosi (Bad Gooners)Questo capitolo è dedicato ai Bad Gooners.
No, non nel senso di cattivi Gooners, o (in una diversa sfumatura) di Gooners cattivi, bensì di Gooners presenti a Bad Walstedorf.
Partiamo dal più grande, il nostro
Teo Gooner (qui fotografato con
John).
Premettiamo che quello che diciamo di Teo vale anche per
Roberto, come lui mitico gooner, bergamasco e sfegatato tifoso atalantino, solo un pò più timido del suo sodale, qui ripreso con una delle più brutte (ma proprio per questo storica) seconda maglia dell'Arsenal.
Bergamasco, Teo incarna e possiede l'intraprendenza e la simpatia tipiche della sua terra, al punto che, dopo anni di gloriosa milizia, non chiedetemi come, ha scalato le gerarchie dei tifosi, notoriamente molto rigide, ed ora è considerato un pari grado dagli stessi gooners inglesi più, come si può dire. . . ahem . . avanti
? Insomma, quelli che (come dice lui), seguirebbero l'Arsenal anche in culo ai lupi.
Tra questi, in particolare, il mitico
Keith (qui ritratto con la maglietta Arsenal Italy regalatagli dal presidente Stefano Maini), di cui la leggenda dice che la Nike gli ha fatto un paio di scarpe personalizzate con scritto, sulla linguetta, Gooner n.1
A parte il suo idolo Tony Adams, a Teo non frega nulla dei giocatori, che considera alla stregua di mercenari che vanno e vengono secondo convenienza.
Lui è convinto che l'anima e l'identità dell'Arsenal siano i tifosi.
Ebbene, Teo conosce assolutamente tutti, andare in giro con lui significa fermarsi ogni 10 secondi per salutare qualcuno. Era di casa anche al Fisher, l'albergo ritrovo degli inglesi, che, come vedete, esibisce ben tre bandiere: quella di Bad Walsterdorf, dell'Austria, e quella dell'UK con incorporato (ça va sans dire, it goes without saying) lo stemma dell'Arsenal.
Il ritrovo serale era invece il Blue Moon, l'unico pub della zona.
Singolare vedere in un paesino nel mezzo della verdissima regione della Stiria . . . . .
. . . . . un piccolo pub riempito oltre i limiti della capienza da una quantità di tifosi dell'Arsenal certamente pacifici, amichevoli ed educati, ma altrettanto certamente
pazzi furiosi. Gente, voglio dire, che considera l'Arsenal molto più importante della loro stessa famiglia, segue l'Arsenal anche se fa un'amichevole in Lapponia, e c'ha tatuato il cannone su ogni centimetro di pelle (anche per questo i ragazzi non apprezzano molto i cambiamenti dello stemma sociale
).
Gente da amare senza riserve perchè al loro confronto io, che pure sono accreditato da mia moglie di essere Arsenal addicted, appaio come un tifoso blando e moderato, quale in effetti (e lo dico con sollievo) sono.....
Gente, poi, che comincia bere alle 10 dl mattino, nel bar dello stadio (dove, con grande dispiacere di Teo e di Roberto, c'è un gagliardetto del Brescia [lo vedete in alto a sinistra]), e va avanti finoa tarda notte.
Io sono un cultore della birra, ma davvero non so come facciano, e anche sotto questo profilo mi sento assolutamente un moderato.
Ebbene, anche nel pub Teo era naturalmente protagonista assoluto. Qui lo vediamo con Keith e
Mick, il presidente dei Dover Gooners, uno dei fansclub più importanti. Ok, oltre a Teo, Mick e Keith c'era anche una tifosa norvegese discretamente
gnocca, ma non chiedetemi nè come nè perchè....
Ma vi è di più.
Quello che non sapevo quando l'ho accompagnato in macchina (Teo ha il vezzo di non guidare
) Teo in quel locale fa anche il DJ. Per un'antica tradizione che si ripete da molti anni, quando entra si impossessa dell'impianto stereo come se fosse nel salotto di casa, mette la musica e quindi è naturalmente l'ultimo ad abbandonare il locale.
Questo è il motivo per cui la mia speranza di fare almeno una notte di sonno, dopo un anno che Olivia mi sveglia tre volte per notte, si è rivelata una pia illusione. A casa alle tre di notte, ma nè è valsa la pena....
Certo, non si può pretendere che a quell'ora, e dopo numerose pinte, i ragazzi fossero molto lucidi (e grazie al Cielo che nessuno ha fotografato me.....
).
Edited by Mister Wolf - 18/8/2008, 21:42